Pier Silvio Berlusconi: “Il progetto rimane quello di creare un broadcaster pan-europeo, unendo le forze con altri Paesi, come abbiamo fatto da poco in Spagna, per creare sinergie a livello di costi, a livello tecnologico per lanciare una piattaforma in grado di competere con i giganti del web e a livello pubblicitario”.
Pier Silvio Berlusconi: direzione chiara e visione comune per costruire un gruppo europeo forte
“Guardando l’andamento utile netto, pre e post Covid, vediamo chiaramente che gli utili sono raddoppiati, da 454 milioni tra il 2016 e il 2019 a oltre un miliardo tra il 2021 e il 2024. Siamo un caso unico a livello internazionale, sono numeri importanti perché remuneriamo i nostri azionisti e gli utili sono la prima garanzia per investire nel futuro e noi siamo pronti”: Pier Silvio Berlusconi lo aveva sottolineato lo scorso dicembre incontrando i giornalisti in prossimità delle feste. Rilette oggi, alla luce dei traguardi raggiunti in questi mesi da MFE, quelle parole sembrano acquisire ancora più valore: al di là dei risultati che evidenziano un ulteriore proseguimento della crescita, i primi nove mesi del 2025 di MFE si contraddistinguono anche per il lancio dell’OPA su ProsiebenSat a cui loscorso 28 luglio ha fatto seguito un ulteriore rialzo del prezzo dell’offerta: “Non perché la proposta iniziale fosse inadeguata ma perché crediamo nel progetto industriale che sosteniamo da anni come primi azionisti. Continuiamo a crederci, nonostante i risultati di ProSiebenSat.1 rendano ancora più urgente agire e mettere in atto una nuova strategia. La nostra è una proposta industriale, non finanziaria. Non miriamo al controllo totale, ma a una flessibilità che ci consenta di dare una direzione chiara basata su una visione comune”, ha spiegato Pier Silvio Berlusconi in merito.
Pier Silvio Berlusconi: perché MFE deve essere motore del progetto europeo
“ProSiebenSat.1 accoglie con favore l’offerta modificata di MFE che sottolinea l’investimento a lungo termine e l’impegno nei confronti della Società. Il Consiglio di Amministrazione e il Consiglio di Sorveglianza ritengono adeguata l’offerta modificata di MFE e ne raccomandano l’accettazione”, riportano in questi giorni numerosi articoli che rilanciano la posizione dei vertici dell’emittente tedesca. D’altronde, come ha spiegato efficacemente il CEO di MFE Pier Silvio Berlusconi in diverse occasioni, l’operazione su ProsiebenSat si inserisce nel percorso avviato da MFE “per costruire ciò che ancora manca: un gruppo europeo forte, con radici locali e una scala adeguata per competere a livello globale, capace di unire mercati, rafforzare l’offerta editoriale e creare nuovo valore sia per i telespettatori sia per gli investitori”. Motore di questo progetto è MFE, “primo broadcaster europeo, l’unico con una storia concreta di crescita”. I numeri per farlo li ha essendo anche “il gruppo che produce di più in Europa”: 12.084 ore di prodotto originale contro le 11.757 di Rtl, le 8.532 di Prosieben, le 5.788 di Itv: +27% in Italia negli ultimi 5 anni con 438 sere nel periodo settembre 2024/maggio 2025. Non solo: Mediaset con il 37,3% di share di ore nelle 24h sul totale individui distacca Tf1 (27%), Altresmedia (25,9%) riconfermandosi primo in Europa. Numeri di cui Pier Silvio Berlusconi, lo scorso 8 luglio nel corso della “Serata con la stampa”, ha rimarcato il valore anche perché ottenuti in un contesto ancora segnato da instabilità a livello geopolitico e sfide sempre più complesse per il settore media. “Negli ultimi 3 anni (dal 2022 al 2024) i ricavi sono cresciuti del 5,3%, il risultato operativo del +27%, l’utile netto del +22,7% con l’indebitamento sceso al -20,8%: questo ci dà la possibilità di guardarci intorno e investire arrivando al 30% di ProSiebenSat”, ha aggiunto il CEO.




