Terna potenzia gli investimenti nella sicurezza della rete elettrica

Il piano di Terna da 2,3 miliardi di euro include interventi di rinforzo delle infrastrutture, dispositivi di regolazione e misure di sicurezza digitale. L’Obiettivo? Garantire stabilità e proteggere l’infrastruttura dalle minacce.

Terna lancia un piano da 2,3 miliardi di euro per rafforzare la rete elettrica italiana, così da prevenire blackout e garantire maggiore stabilità: previste macchine per la regolazione della tensione e della stabilità, sensori sui tralicci e infrastrutture digitali per difendersi dalle minacce informatiche. Le misure di Terna per prevenire i blackout nel Paese Terna ha ideato un piano da 2,3 miliardi di euro per assicurare la stabilità della rete ed evitare che si verifichino in Italia blackout come quello che ha paralizzato Spagna, Portogallo e parte della Francia lo scorso 28 aprile. L’episodio che ha colpito la penisola iberica ha evidenziato la vulnerabilità delle infrastrutture, spingendo il gestore della rete elettrica nazionale a predisporre una strategia per rafforzare il sistema infrastrutturale del nostro Paese che si basa su investimenti potenziati – l’attuale piano prevede 600 milioni di euro in più rispetto al precedente – e un set di regole con cui vengono definiti gli obblighi relativi agli impianti rinnovabili. Misure che rendono l’Italia un caso unico, dal momento in cui, secondo le normative in vigore, negli altri Paesi gli operatori delle fonti di energia green non possono essere toccati, se non in casi eccezionali. Terna ha infatti la possibilità di intervenire, anche senza preavviso, sulle rinnovabili qualora ciò si rendesse necessario per garantire la sicurezza e la stabilità della rete elettrica. Terna: dalle macchine “salva rete” ai sensori sui tralicci A fine maggio, Terna presenterà dunque il piano definitivo al Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica. Tra le misure previste c’è l’implementazione di macchine per la regolazione della tensione e della stabilità come gli Statcom (macchine statiche ad elevate prestazioni che riescono a smorzare le oscillazioni sulla rete), i compensatori sincroni (dispositivi rotanti utili per la regolazione della tensione nella rete elettrica) e i resistori (macchine statiche di dimensioni inferiori agli Statcom in grado di assorbire potenza o reattiva). Si tratta di una specie di cuscinetti “salva vita” che contribuirebbero ad evitare situazioni di enorme disagio come nel caso di un blackout. Per potenziare ulteriormente la robustezza e l’affidabilità fisica della rete nei nodi critici, la strategia di Terna prevede poi rinforzi di rete, nonché interventi per la resilienza volti a mitigare gli effetti degli eventi metereologici estremi. Nel documento redatto dal Gruppo, si contemplano infine infrastrutture digitali per il controllo e la difesa della rete, inclusi sensori lungo i tralicci, e misure di sicurezza fisica e logica per proteggere le infrastrutture da qualsiasi tipo di minaccia, comprese quelle informatiche.

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