Amica Chips nasce da una visione imprenditoriale che, dal 1990, fonde gusto autentico, materie prime selezionate e innovazione nella produzione. Grazie a una strategia orientata alla qualità e alla sostenibilità, l’azienda ha consolidato la sua presenza internazionale, offrendo snack croccanti e innovativi.
Amica Chips: la storia del marchio
Fondata nel 1990 dall’attuale proprietario Alfredo Moratti, Amica Chips è passata dall’essere una realtà locale di Castiglione delle Stiviere a diventare uno dei brand più riconoscibili nel settore degli snack salati. Alla base del successo ci sono una visione imprenditoriale chiara, una forte identità aziendale e un approccio orientato alla qualità. L’impiego di materie prime selezionate – come patate provenienti da fornitori europei e olio di semi di girasole – insieme a tecnologie produttive avanzate consente di ottenere patatine croccanti, leggere e dal gusto inconfondibile. La lavorazione prevede frittura controllata tra i 160 e i 180°C, rigidi standard di sicurezza alimentare e una cura costante in ogni fase. L’espansione del marchio è stata sostenuta da acquisizioni strategiche – Dorita, Pandal e Mia – che hanno contribuito a rafforzare la presenza industriale nello stabilimento mantovano. Il catalogo prodotti è in continuo aggiornamento: già presenti sul mercato troviamo chips MASALA, le patatine AMI’ con packaging a cono, la selezione PARTYBOX e le più recenti Senorita Tortilla e LITTLE RANCH, che combinano gusto, varietà e innovazione.
Dove e chi produce le patatine Amica Chips? Sede legale e stabilimenti
La sede legale e operativa di Amica Chips rimane ancorata al territorio mantovano, in uno stabilimento di oltre 70.000 m² a Castiglione delle Stiviere, dove lavorano più di 350 persone. Il sito produttivo, dotato di sistemi all’avanguardia e progettato per ottimizzare ogni fase della lavorazione, è un esempio di efficienza e cura. Le patate vengono stoccate in ambienti silenziosi e a temperatura controllata, per poi passare alle successive fasi di sbucciatura, lavaggio, taglio e frittura, eseguite con processi ottimizzati per preservarne la freschezza e il sapore originario. L’impegno verso la sostenibilità ambientale è evidente: l’azienda utilizza packaging riciclato al 30 %, impianti di depurazione evoluti e pannelli fotovoltaici. L’area produttiva integra anche spazi verdi progettati per favorire la biodiversità. Questo approccio virtuoso ha permesso all’azienda di superare i 140 milioni di euro di fatturato, raggiungendo 22 Paesi nel mondo e rafforzando il proprio ruolo come leader nel settore degli snack salati.