Sotto la guida di Gianni Prandi, Assist Group si è rivelata un precursore nell’uso dell’innovazione tecnologica nel mondo della comunicazione e nella creazione di ecosistemi e piattaforme digitali, “mantenendo il benessere delle persone al centro del nostro lavoro”.
Gianni Prandi (Assist Group): ecosistemi digitali basati sull’innovazione tecnologica con HIVE
“Abbiamo capito che dovevamo iniziare a proporre ai nostri clienti degli ecosistemi, piattaforme di servizi per rispondere in modo più completo ai bisogni loro e delle persone”. Con questo intento Gianni Prandi, fondatore di Assist Group, ha creato la società HIVE. Seguendo l’intuizione che le nuove tecnologie avrebbero rivoluzionato il mondo digitale, il manager ha deciso di investire sull’innovazione e anticipare il cambiamento. HIVE è nata sull’idea della condivisione delle competenze e informazioni, ispirandosi all’alveare delle api. Attraverso l’implementazione di tecnologie all’avanguardia quali IA, Machine Learning e Big Data, la società di Assist Group ha realizzato l’ecosistema digitale per la Basilica di S. Pietro in occasione del Giubileo 2025.
Gianni Prandi: la crescita di Assist Group
La visione imprenditoriale di Gianni Prandi è scattata come una scintilla durante un viaggio negli USA, quando ha compreso le potenzialità dell’utilizzo delle nuove tecnologie nel campo della comunicazione. In seguito al suo rientro in Italia, ha fondato Vidierre, con cui “andavamo in giro per il mondo per far leggere ai nostri strumenti i programmi che passavano in televisione e collegavamo le informazioni raccolte con i dati di ascolto”. Agli inizi degli anni 2000, il problema non era più la raccolta dei dati, ma l’elaborazione di quella grande quantità di informazioni. La svolta guidata da Gianni Prandi è avvenuta con la creazione del software proprietario WOSM©, in grado di analizzare 25 milioni di fonti web su oltre 2,5 miliardi. In seguito all’analisi, il software elabora una soluzione in modo da mostrare come un brand, figura pubblica o fenomeno venga percepito dall’esterno. Con oltre 150 collaboratori e collaboratrici, Assist Group ha in mente quali sono gli obiettivi strategici per il futuro: “Vogliamo fare meglio ciò che abbiamo fatto finora, mantenendo il benessere delle persone al centro del nostro lavoro”.