Renato Mazzoncini: necessità di un Decreto Aree Idonee per accelerare lo sviluppo delle rinnovabili

AD e DG di A2A, Renato Mazzoncini è intervenuto nel programma di Class CNBC raccontando il ruolo della Life Company nella transizione energetica e delle rinnovabili per l’autonomia energetica del Paese.

Renato Mazzoncini

Renato Mazzoncini: l’avanzamento della transizione energetica in Italia e l’opinione sul nucleare

Intervistato al programma “25×25 Futuro al quadrato” su Class CNBC, Renato Mazzoncini, AD e DG di A2A, ha parlato di numerosi temi, rispondendo alle domande dei più giovani. Uno dei pilastri della strategia del Gruppo è il contributo alla transizione energetica, che prosegue a ritmi stabili grazie all’idroelettrico e a investimenti nell’eolico e nel solare. Al riguardo il manager ha ribadito la necessità di un Decreto Aree Idonee che identifichi quei territori dove è possibile semplificare i processi autorizzativi: “Paradossalmente sulle rinnovabili da anni stiamo proponendo progetti senza sapere in anticipo se poi l’area sarà idonea o no”. Alla base del processo di decarbonizzazione anche lo sviluppo delle reti elettriche, fondamentali per avere un sistema energetico efficiente. Per quanto riguarda il ritorno al nucleare, “possiamo dire che va visto in chiave di sicurezza energetica, non di riduzione dei costi dell’energia”, ha dichiarato Renato Mazzoncini.  “Credo che sia importante investire in ricerca nel nucleare che è un’energia pulita. Ma questo non deve distrarci dalla discussione sulle rinnovabili”.

Renato Mazzoncini: le rinnovabili per l’autonomia energetica e le start-up in Italia

Renato Mazzoncini ha ribadito che per raggiungere l’autonomia energetica, oggi al 25%, la strada da percorrere è quella delle rinnovabili grazie alle quali è possibile salire al 60% e ridurre i prezzi dell’energia. L’Italia “è il secondo Paese in Europa per potenziale rinnovabili dopo la Francia. Tra l’altro siamo il terzo Paese per idroelettrico”. La discussione si è poi spostata sulla crescita delle start-up, che in Italia difficilmente trovano finanziamenti, motivo per cui A2A è anchor investor e partner industriale di360 Life II, un fondo di Corporate Venture Capital da 200 milioni di euro, dedicato alle start-up climate tech. Queste iniziative servono anche a favorire l’imprenditoria giovanile, poiché “da dieci anni, dal 2014 al 2024, abbiamo perso in Italia 42 aziende al giorno, 153.000 complessivamente guidate da under 35 — ha evidenziato Renato Mazzoncini — Un dato abbastanza preoccupante”. In ambito innovazione per l’economia circolare, è stato portato il caso del collegamento alla rete di teleriscaldamento bresciana, che usa il calore di scarto di grandi impianti industriali per scaldare le case, di un data center installato presso la sede di A2A: “È una nuova frontiera, perché un data center consuma molta energia e per ogni megawattora elettrico rilascia un megawattora termico che può essere utilizzato per il teleriscaldamento”.

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