Luca Dal Fabbro: serve una prospettiva strategica per l’Italia industriale

Secondo Luca Dal Fabbro, sicurezza energetica, competitività e ambiente sono i tre pilastri per garantire il futuro dell’industria italiana ed europea in un contesto di transizioni globali e sfide geopolitiche.

Durante la presentazione del suo ultimo libro “Proteggere il futuro”, Luca Dal Fabbro ha parlato di quali siano gli elementi necessari per l’industria per poter competere e affrontare le tre transizioni globali: riacquistare un senso di prospettiva futura di Paese, sicurezza energetica, competitività, ambiente e geopolitica.

Luca Dal Fabbro

Luca Dal Fabbro: sviluppare una prospettiva futura per competere a livello industriale

“Proteggere il futuro. Sicurezza energetica, resilienza economica e ambientale nell’era delle tre transizioni globali” è il titolo del nuovo libro del Presidente di Iren Luca Dal Fabbro, edito da Rubbettino, che è stato presentato lo scorso 11 giugno a Roma. “Questo libro parla di aziende più che di politica, e di come le aziende possono affrontare questa difficoltà, questa variabilità degli scenari che si stanno susseguendo, che parte dalle tre transizioni”. Riacquistare un senso di sé e del proprio futuro, sviluppando una prospettiva per i prossimi 30 anni: questo è l’aspetto principale evidenziato dal manager alla presentazione. “I cinesi hanno un senso del futuro, hanno un piano sull’educazione dei bambini a 30 anni. Insegnano alle elementari l’informatica, cosa che noi forse insegniamo all’università e, forse, qualche volta al liceo”, ha ribadito Luca Dal Fabbro. L’Italia può combattere e competere sul piano industriale, ma per farlo è necessario salvaguardare l’industria, avendo una visione chiara e strategica.

Luca Dal Fabbro: competenze geopolitiche essenziali per un manager

Essenziale per il raggiungimento delle transizioni globali e per l’innovazione sono una serie di materiali e materie prime che oggi “sono controllati per l’80% in termini di estrazioni, per il 90% in termini di raffinazione e per il 70% in termini di commercializzazione da un unico Paese: dalla Cina”, ha ricordato Luca Dal Fabbro. Proprio per questo motivo, per difendere il proprio sistema industriale, è necessario sviluppare un rapporto con quei Paesi ricchi di terre rare. Ma, un rapporto che non sia di tipo colonialista, “noi dobbiamo dare sviluppo in quei Paesi e ottenere da essi materie che sono essenziali”. Il manager ha citato l’esempio cinese, un Paese che 25 anni fa ha deciso di puntare sui materiali critici quando nessun altro lo faceva, investendo in Africa 80 miliardi di euro, e controllando oggi quel settore a livello mondiale. Per queste ragioni, il Presidente di Iren appoggia il Piano Mattei per l’Africa promulgato dal Governo, perché “Enrico Mattei sposava l’esigenza di sviluppare nel Paese un’industria energetica, ma lasciando al Paese qualcosa, lasciando sviluppo”, ha affermato Luca Dal Fabbro. In questo contesto, è diventato cruciale per un manager avere competenze nella geopolitica per garantire l’interesse industriale nazionale ed europeo e, quindi, “occorre nel futuro sposare tre pilastri fondamentali che sono: la sicurezza energetica, la competitività e l’ambiente”.

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