La primavera raccontata da Federico Motta Editore

Federico Motta Editore invita a riflettere sul simbolismo della primavera, vista fin dall’antica Persia come un momento di rinnovamento e speranza, e spesso accostata alla figura di San Benedetto per via di un famoso proverbio.

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Federico Motta Editore: la tradizione persiana del Nowruz e il simbolismo della primavera

L’arrivo della primavera coincide con il risveglio della natura: fiori che sbocciano, piante che germogliano, uccelli migratori che tornano nei luoghi di nidificazione e animali che escono dal letargo. Un fenomeno così affascinante da essere descritto di sovente da scrittori e poeti che vedevano in questo momento di rinascita un simbolo di speranza, l’opportunità di un nuovo inizio. Federico Motta Editore ci ricorda che nell’antica cultura persiana il principio della primavera veniva fatto coincidere con il Nowruz, il loro capodanno, proprio perché ritenuto un’occasione di rinnovamento e fertilità. Nell’emisfero boreale è l’equinozio a dare il via alla primavera, ovvero il giorno in cui il Sole attraversa l’equatore celeste portando a 12 ore di luce e 12 ore di buio. Quest’anno si è verificato il 20 marzo, un giorno prima rispetto al consueto 21 marzo. Una variazione dovuta all’adozione del calendario gregoriano, il quale si basa sull’anno solare di 365 giorni invece che sull’anno siderale (il tempo impiegato dalla Terra per compiere un’orbita completa intorno al Sole). Per correggere tale discrepanza, sono stati introdotti gli anni bisestili che hanno però creato un nuovo squilibrio consistente nella possibilità che venga anticipato o posticipato l’equinozio.

Federico Motta Editore: cosa c’è dietro il detto “San Benedetto, la rondine sotto il tetto”

È un noto proverbio sull’arrivo della primavera che mette in relazione due eventi che prima cadevano il 21 marzo. Il primo è, appunto, l’equinozio di primavera, simboleggiato dall’arrivo delle rondini. Il secondo è la festa di San Benedetto da Norcia che, come è indicato nel Dizionario dei Santi e dei Beati edito da Federico Motta Editore, è stata spostata all’11 giugno dopo che Papa Paolo VI lo proclamò patrono d’Europa il 21 ottobre 1964. Inoltre, a differenza del detto che accosta a San Benedetto l’immagine della rondine, la leggenda vuole che il monaco fondatore del famoso Ordine Benedettino avesse un legame stretto con un altro tipo di uccello: il corvo, simbolo di protezione e saggezza. Si racconta, infatti, che fu un corvo a portare un pezzo di pane al Santo mentre questo si trovava in preghiera.

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