Luca Dal Fabbro: transizioni digitali ed energetiche richiedono nuove tecnologie e risorse

Luca Dal Fabbro: Iren investe in impianti innovativi per recuperare materiali strategici. Il primo stabilimento ad Arezzo estrarrà materiali da hardware dismesso grazie a tecnologie idro-metallurgiche.

In occasione dell’Italian Investment Council 2025, Luca Dal Fabbro è intervenuto per parlare dell’urgenza, per l’industria europea e italiana, di strategie per raggiungere l’autonomia su quei materiali fondamentali alle transizioni in corso e si è soffermato anche sul fabbisogno di risorse necessarie al funzionamento delle nuove tecnologie, come i data center.

Luca Dal Fabbro

Luca Dal Fabbro: le sfide e i cambiamenti da fronteggiare legati alle transizioni in corso

“Una delle priorità che l’industria italiana deve affrontare è quella del fabbisogno dei materiali e dei prodotti strategici”, ha sottolineato il Presidente di Iren Luca Dal Fabbro in un intervento all’Italian Investment Council lo scorso febbraio. Le transizioni in atto nel mondo, quella energetica e digitale, impongono dei cambiamenti e, di conseguenza, nuove sfide da fronteggiare e nuove tecnologie da adottare, come l’IA. Queste innovazioni però richiedono l’uso di ingenti risorse energetiche, acqua e materiali come il rame, lo zinco, il tantalio, la grafite, o il platino, il palladio, l’oro e l’argento, il cui approvvigionamento può diventare molto critico. Per questo motivo, secondo Luca Dal Fabbro, è fondamentale affrancarsi da quei Paesi che controllano direttamente questi materiali, tra cui la Cina, e per far sì che l’industria europea sia ancora competitiva “occorre disegnare una strategia nazionale ed europea atta a permettere di avere una autonomia strategica.

Luca Dal Fabbro: gli investimenti di Iren per il recupero dei materiali

Per questo Iren ha investito in progetti basati su tecnologie all’avanguardia, in particolare in impianti innovativi che recuperano materiali critici, poiché “l’Europa e l’Italia senza questi materiali perdono competitività, perdono mercati, ma sono anche meno sicure”, ha ribadito Luca Dal Fabbro. Il primo dei nuovi stabilimenti, costruito in provincia di Arezzo, raccoglierà schede elettroniche a fine vita per estrarre materiali quali platino, oro, palladio e argento tramite tecnologie idro-metallurgiche. Un’altra questione cruciale è legata ai data center e al fabbisogno energetico e di acqua necessario per la loro funzione: questi, infatti, “consumano dal 2 al 4% dell’energia dei Paesi avanzati”. In questa ottica, il primo passo, che coinvolge produttori e distributori, è quello di fornire un’energia rinnovabile e sostenibile. Mentre, per quanto riguarda l’Italia, è cruciale che intraprenda “una serie di investimenti infrastrutturali importanti nella distribuzione elettrica — ha dichiarato Luca Dal Fabbro — nella riduzione delle perdite dell’acqua nelle sue tubazioni e la creazione di una rete idroelettrica e idrica adeguata”.

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