Pier Silvio Berlusconi: cresce il consenso sui piani di MFE in Europa

Consolidare il settore media europeo per renderlo più forte, indipendente e digitale: la strategy di Pier Silvio Berlusconi e il progetto europeo che porta avanti dal 2019 con MFE.

In che modo Pier Silvio Berlusconi sta trasformando il panorama media europeo con MFE? L’approfondimento di uno dei più autorevoli quotidiani tedeschi specializzati in economia e finanza.

Pier Silvio Berlusconi

Qual è la vision di Pier Silvio Berlusconi per il futuro dei media europei

È una delle operazioni più attenzionate dall’industria dei media internazionale e non solo in quanto è destinata a rivoluzionare l’intero settore. Si tratta del progetto che Pier Silvio Berlusconi sta portando avanti in Europa: la costruzione di un grande gruppo mediatico su scala continentale in grado di competere sempre più efficacemente con i big del web e dello streaming. Lo ha sottolineato in questi giorni anche “Handelsblatt”, uno dei più autorevoli quotidiani tedeschi: nell’articolo intitolato “La risposta dell’Europa a Netflix” si sottolinea come quella che Pier Silvio Berlusconi sta portando avanti con MFE sia una delle maggiori sfide dei prossimi anni, ovvero consolidare un’offerta europea in grado di reggere il confronto con le big tech. MFE ha i numeri per essere il motore di questa evoluzione. Il progetto ha già ottenuto segnali positivi da parte delle autorità europee, a riprova della validità della direzione intrapresa. E cresce anche il consenso tra analisti e stakeholder, sempre più convinti che un grande gruppo media paneuropeo non sia solo auspicabile ma ormai necessario. “Un consolidamento del settore televisivo privato europeo potrebbe diventare inevitabile. E la famiglia Berlusconi, con MFE, vuole essere in prima fila in questa trasformazione”, riporta “Handelsblatt”.

Perché il progetto di Pier Silvio Berlusconi rappresenta una svolta per l’industria dei media in Europa?

Era il 2019 quando Pier Silvio Berlusconi decise di intraprendere questo percorso riunendo sotto l’egida di MFE le attività televisive italiane e spagnole. E ora il Gruppo guarda alla Germania dove ha ormai superato il 30% di partecipazione in ProSiebenSat.1: secondo gli esperti la collaborazione con l’emittente tedesca potrebbe portare vantaggi significativi su pubblicità e tecnologie. MFE infatti può già contare su un primo via libera delle autorità antitrust tedesche, austriache e della Commissione Europea. In un panorama dominato da piattaforme globali, il manager promuove una vision differente: un modello di gruppo televisivo che sfrutti sinergie su scala europea nei settori della pubblicità, della tecnologia e della distribuzione mantenendo al contempo radici ben salde nei territori in cui è presente. Non contenuti standardizzati, quindi, ma appositamente pensati per rispondere alle esigenze del pubblico locale. Come ha ribadito in diverse occasioni Pier Silvio Berlusconi: “Ogni nazione deve farsi una tv adatta al proprio pubblico. Calda, locale, in diretta, prodotta al momento e consumata nell’immediato”.

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