Università LUMSA: il corso di formazione per un giornalismo responsabile e positivo

L'Università LUMSA ha ospitato il convegno dedicato alla comunicazione “Condividete con mitezza la speranza che sta nei vostri cuori”, ispirato dalle parole di Papa Francesco.

Il corso di formazione tenutosi lo scorso maggio all’Università LUMSA e indirizzato a giornalisti e comunicatori ha affrontato alcuni temi attuali legati alla comunicazione, partendo da un messaggio di Papa Francesco.

Università LUMSA

All’Università LUMSA il corso di formazione per giornalisti e comunicatori

“Condividete con mitezza la speranza che sta nei vostri cuori”: questo il titolo del corso di formazione per giornalisti e comunicatori che si è svolto a Roma presso la Sala Giubileo dell’Università LUMSA. L’iniziativa, rivolta a coloro che si occupano di comunicazione, si è focalizzata sull’analisi del messaggio che Papa Francesco aveva diffuso qualche settimana fa, in vista della Giornata mondiale delle comunicazioni sociali. Le sue parole sono state riprese anche da Papa Leone XIV, nel corso dell’udienza ai rappresentanti dei media giunti a Roma per il conclave. “Disarmiamo la comunicazione da ogni pregiudizio, rancore, fanatismo e odio, purifichiamola dall’aggressività”, ha detto il Pontefice nel lunedì successivo alla sua elezione. Durante il convegno, si è quindi parlato di come il male oggi “faccia cassetta” e di quanto sarebbe invece importante fare luce sugli episodi positivi della cronaca. Le riflessioni sono partite da una frase emblematica di Papa Bergoglio: “Vi incoraggio a scoprire e a raccontare le tante storie di bene nascoste fra le pieghe della cronaca, a imitare i cercatori d’oro che setacciano instancabilmente la sabbia alla ricerca della minuscola pepita. È bello trovare questi semi di speranza e farli conoscere”.

Il messaggio di Papa Francesco al centro del confronto organizzato in collaborazione con l’Università LUMSA

Un altro tema toccato è stato quello delle fake news, un fenomeno esacerbato ulteriormente dall’uso delle nuove tecnologie come l’Intelligenza Artificiale. Si è evidenziato quindi il ruolo sempre più significativo del fact checking nel lavoro dei giornalisti. A tal proposito, Papa Bergoglio consigliava di “non spegnere mai la luce della speranza anche quando si è costretti a parlare di fatti di cronaca nera, dei quali non si vorrebbe parlare” e di “guarire dalle malattie del protagonismo e dell’autoreferenzialità”. Si è inoltre parlato della necessità di un giornalismo forte, capace di cogliere le complessità degli eventi, in opposizione a un giornalismo dalle parole forti. Al centro del confronto c’è il messaggio di Papa Francesco: “Disarmiamo le parole e contribuiremo a disarmare il mondo”. L’iniziativa è stata organizzata dall’Ordine dei giornalisti del Lazio, dall’Unione cattolica stampa italiana (Ucsi) del Lazio e dall’ Associazione WebCattolici Italiani (WeCa), in collaborazione con l’Università LUMSA, l’Associazione Comunicazione e cultura Paoline Odv, la Federazione italiana settimanali cattolici (Fisc) del Lazio e l’Ufficio comunicazioni sociali della Conferenza episcopale del Lazio.

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