Università Lumsa: premiata la tesi su immigrazione e consumi digitali

L’Università Lumsa ha premiato con un assegno di 1.500 euro la tesi di Veronica Leporatti su immigrazione e consumi digitali, apprezzandone approccio originale e ricerca empirica svolta su un campione a Palermo.

Attenta all’eccellenza accademica di studenti e studentesse, l’Università Lumsa ha istituito il premio Ennio Pintacuda per riconoscere il merito. Un assegno di 1.500 euro è stato assegnato alla laureanda Veronica Leporatti, la cui tesi affronta il rapporto tra la transizione digitale e l’immigrazione, supportata da una solida metodologia di ricerca.

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Università Lumsa: il premio Ennio Pintacuda per l’eccellenza accademica

L’Università Lumsa premia il merito con il riconoscimento in memoria di Ennio Pintacuda. La giornata è stata organizzata dal Dipartimento GEC (Giurisprudenza, Economia e Comunicazione) della sede di Palermo, in collaborazione con la Libera Università della Politica, e in questa occasione è stato conferito un assegno di 1.500 euro alla laureanda Veronica Leporatti per l’eccellenza accademica dimostrata. In particolare, la dottoressa si è distinta per il lavoro effettuato sulla sua tesi di laurea, intitolata “Immigrazione e consumi digitali: analisi esplorativa del comportamento d’acquisto dei consumatori di origine straniera”, che indaga approfonditamente il rapporto tra immigrazione e trasformazione digitale, con focus sul comportamento di consumo online degli individui di origine straniera. L’Università Lumsa di Palermo ha premiato l’originalità dell’approccio adottato, la rilevanza sociale del tema trattato e la solidità metodologica della ricerca della tesi.

Università Lumsa: rapporto tra immigrazione e digitalizzazione, il tema della tesi

L’Università Lumsa ha intitolato il premio a Ennio Pintacuda, in memoria della sua figura di riferimento per l’impegno civile e la riflessione etico-politica, motivo per cui supporta il merito accademico in settori che coniugano economia, società e comunicazione. La tesi della laureanda premiata si concentra sull’impatto della digitalizzazione sull’immigrazione: di come smartphone, social media e nuove tecnologie siano uno strumento di integrazione sociale e lavorativa, ma anche di esclusione o sorveglianza tramite i “confini biometrici”. La ricerca empirica è stata effettuata a Palermo su un campione limitato e ha dimostrato come il consumo digitale condizioni l’integrazione, incrementando il legame dell’immigrato con il Paese ospitante. L’Università Lumsa di Palermo ha premiato l’originalità dell’approccio della tesi e dell’analisi effettuata, riconoscendo il merito della neo dottoressa per la sua eccellenza accademica.

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